GENZINI: In che modo ti sei avvicinata alla musica ed in particolare al violoncello?
Colliard:
I miei genitori sono entrambi musicisti (mio padre è trombonista e mia
madre pianista) e avevano una sorta di passione smisurata per il
violoncello. Così ho iniziato lo studio dello strumento con il metodo
Suzuki all'età di 4 anni.
GENZINI: Quali sono stati i momenti salienti della tua crescita artistica?
Colliard: Coincidono
tutti con l'incontro di personalità che si sono poi rivelate
fondamentali per la mia crescita artistica. Il primo è stato quello con
il Maestro Alberto Drufuca al conservatorio di Novara: lui è stato il
primo a cercare di costruire e plasmare la persona che si esprime
tramite il violoncello, facendomi abbandonare la "macchina perfetta e
inanimata" quale ero, appena arrivata da lui. Quando ho conosciuto Pier
Narciso Masi che è stato il mio Maestro di musica da camera per molti
anni, mi sono subito resa conto che avevo di fronte a me un gigante
della musica. Le lezioni con lui si trasformavano sempre in un viaggio
attraverso i colori e le sfumature più impensabili del mondo. Dopo il
diploma ho proseguito gli studi con Marianne Chen, fondamentale per me
sotto molti punti di vista: da lei ho imparato ad essere più rigorosa
nello studio. A me piace definirla "la scultrice del suono", è infatti
merito suo se sono riuscita ad individuare quella che sarebbe poi stata
la caratterizzazione del MIO suono. Recentemente ho avuto la fortuna di
incontrare e di collaborare in duo con il pianista e direttore
d'orchestra Stefano Ligoratti. In tre anni di lavoro insieme ho scoperto
moltissime cose di me inerenti alla musica, ma anche allo strumento in
generale. La forza della sua personalità così poliedrica e a 360 gradi
ha spinto e spinge tuttora un po' più in alto l'asticella dei limiti che
spesso tendo a pormi.
GENZINI: Che repertorio ami maggiormente?
Colliard:
Non ho un repertorio preferito, mi piace tutta la musica. Forse ho una
particolare predilezione per il romanticismo: il mio compositore
preferito è J. Brahms e adoro le sue sonate per violoncello e
pianoforte. Credo peraltro di avere un amore segreto per il repertorio
barocco e forse, prima o poi, cercherò di approfondirlo meglio!
Genzini: Cosa pensi della musica contemporanea?
Colliard: Quando
affronto lo studio della musica contemporanea ho sempre una sorta di
appesantimento perché rappresenta qualcosa di nuovo e di difficile da
esplorare, da sondare.. è un po' come l'inizio di una scalata
sull'Everest. In realtà mi ricredo abbastanza in fretta e mi accorgo di
quanto sia avvincente ma sopratutto gratificante saperla decodificare e
poi suonare.
Genzini: Che caratterisctiche deva avere il suono del tuo violoncello ideale?
Colliard:
Il suono "ideale" del mio violoncello deve rispondere ad una parola
chiave che è "CALORE". Mi sento molto fortunata ad aver trovato il
violoncello che suono ora: è stato amore a prima vista! Lo strumento è
stato costruito da Riccardo Bergonzi nel 2011, è dunque moderno ma con
la caratteristica di un suono vissuto, intenso, pieno, CALDO, per
l'appunto.
Genzini: Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
ColIiard: I miei
prossimi impegni sono molto concentrati sull'attività del Trio Carducci
che ho da poco fondato insieme alle mie colleghe e amiche Germana Porcu
(Violino) e Sara Costa (Pianoforte). Abbiamo già in calendario alcuni
appuntamenti tra i quali a febbraio, un concerto straordinario per lo
Yachting Club di Como, ad aprile un concerto all'Auditorium Santa
Cecilia di Bergamo, a settembre un concerto a Rovereto e a ottobre un
concerto al castello di Pagazzano. Abbiamo pubblicato su YouTube la
videoregistrazione di "Dicembre" dalle stagioni di Tchaikovsky
trascritte per trio da Goedicke: quest'anno termineremo il progetto con gli 11 pezzi restanti. Ci stiamo inoltre preparando per un'importante audizione ad un'accademia
prestigiosa di musica da camera a Vienna. Per quanto riguarda invece
l'attività in duo con pianoforte con il Maestro Stefano Ligoratti,
ultimerò la registrazione integrale delle composizioni per violoncello e
pianoforte di L.v. Beethoven. Nei prossimi mesi abbiamo in programma la
videoregistrazione della sonata di C. Franck.